La rabbia è un'emozione legittima

Proviamo prima di tutto a dare una definizione di rabbia.

La rabbia è un’emozione primordiale che è determinata dall'istinto di difendersi.

È un’emozione forte e talvolta riesce ad essere così potente da offuscare i nostri pensieri. 

Ma è estremamente importante perché ci permette di focalizzarci sui nostri obiettivi. Essenziale diventa però imparare a gestirla.

 

Quando si manifesta la rabbia e qual è il suo ruolo?

La rabbia sopraggiunge quando percepiamo che noi stessi o qualcuno vicino a noi sta subendo un’ingiustizia oppure a volte possiamo arrabbiarci anche per frustrazioni che incontriamo nel nostro quotidiano. 

È sostanzialmente un tentativo di preservare la soddisfazione dei nostri bisogni. Questa emozione è anche accompagnata da segnali fisici evidenti che ci avvisano che sta per manifestarsi...come il calore al viso, allo stomaco o la tensione muscolare. 

Occorre riconoscere però nella rabbia un ruolo fondamentale, soprattutto nelle relazioni interpersonali. È quell'emozione che ci permette di far valere i nostri diritti e favorisce l’affermazione di noi come persone autonome.

Come tutte le altre emozioni, la rabbia non va soffocata. Possiamo imparare a riconoscerla e a gestirla nel modo più funzionale possibile per noi e per coloro che ci stanno accanto.

 

Può essere considerata positiva quando ci consente di manifestare un disappunto nei confronti di una situazione che ci può mettere in pericolo e che genera frustrazione in noi.

Se espressa in maniera violenta, aggressiva e perdiamo il controllo, entra in scena la componente negativa che veicola il disappunto attraverso, ad esempio, parole pesanti ed offensive.

Se da una parte è corretto comunicare cosa ci fa arrabbiare, allo stesso tempo occorrerà far caso a come lo comunichiamo.

 

Ho seguito clienti il cui scopo nel loro percorso di Counseling è stato quello di consapevolizzare quale fosse la funzione della loro rabbia, al fine di incanalare l’energia verso risposte più funzionali e rispettose nei confronti di chi stava attorno.

Il lavoro del Counselor in questo caso è quello di far diventare un'emozione, come la rabbia, funzionale alla relazione del suo cliente. 

Il primo passo che dovrà compiere il professionista è quello di supportare il cliente nel trovare il modo di trasformare questa rabbia in una comunicazione efficace.

Il processo di Counseling permette alla persona di comprendere ed analizzare il meccanismo che innesca la reazione violenta in lui/lei, quella molla che scatta davanti a quella determinata situazione.

Le risorse che il cliente già possiede, ma che non riesce ad usare, poiché travolto dalla rabbia, saranno ricontattate e riattivate con il fine di rendere questa emozione il più positiva possibile nella relazione con se stesso e con gli altri.

Si favorisce così in questi percorsi una forma di comunicazione assertiva, la capacità di esprimere ed argomentare in maniera chiara e decisa un proprio bisogno nel massimo rispetto dell’altro.

 

La rabbia è un’emozione legittima, mai reprimerla...la chiave è non lasciarle il controllo.

 

Contattami

Nota: I campi con l'asterisco sono richiesti